Le basi della fotografia notturna

Scopriamo le tecniche fondamentali che stanno alla base della fotografia notturna

Loris Ferrini

La fotografia notturna (o nightscape) e l'astrofotografia vera e propria, si basano su due concetti fondamentali, ovvero: quello della somma e quello dell'unione.

In entrambi i casi dovremo partire da una sequenza di scatti e poi elaborarli in modo differente; quindi, tutta la fotografia notturna non si basa su uno scatto singolo, ma sempre su una sequenza di scatti che poi andremo a trattare.

In particolare:

  • nella somma, o stacking, dovremo partire da foto singole in cui le stelle sono puntiformi e l'elaborazione consiste nel mettere una foto sopra l'altra, facendo combaciare stella su stella, in modo da aumentare il rapporto segnale/rumore.

Questa tecnica è alla base per le classiche foto alla Via Lattea e di profondo cielo.

Dal punto di vista tecnico, i tre parametri fondamentali (tempi - diaframma – ISO) li dovremo gestire con delle regole ben precise: gli ISO li dovremo impostare ad un valore medio/alto (tra gli 800 e i 6400 in base al sensore) perché siamo di notte e dobbiamo rendere il nostro sensore sensibile alla poca luce che c'è. Esiste un valore specifico per ogni sensore che si chiama “best ISO”, ovvero il valore a cui ogni sensore ha la miglior risposta segnale/rumore.

Per quanto riguarda il diaframma, anche qui non dovremmo utilizzarlo al suo valore massimo di apertura, perché qualunque obiettivo, anche i più costosi, a tutta apertura non riescono a correggere bene il campo sul sensore e quindi verso gli angoli o i bordi, avrò le stelle allungate. Ciò è dovuto da un’aberrazione ottica chiamata “curvatura di campo”. Per risolvere questo problema basta chiudere il diaframma di uno, o massimo due stop, così da correggere automaticamente i problemi ottici presenti e avere stelle puntiformi su tutto il frame.

Infine, per quanto riguarda i tempi, dal momento che avremo la macchina fotografica ferma sul cavalletto e il cielo, dal nostro punto di vista, si muove, avremo un determinato limite di secondi entro il quale le stelle sono ancora puntiformi. Questo dipende dall'accoppiata lunghezza focale dell'obiettivo e sensore. In base quindi a queste caratteristiche potremo fare scatti lunghi dai 3 fino ai 20 secondi, oltre i quali le stelle diventeranno un po’ allungate e, in questo particolare tipo di tecnica, non va bene. Un'altra cosa importante da tenere a mente è considerare una piccola pausa fra uno scatto e l'altro, in modo tale da lasciar riposare il sensore dopo lo scatto.

  • nell'unione, invece, noi dovremo partire da foto volontariamente con la stella allungata e, mettendone poi una dopo l'altra, in sequenza, andremo a comporre la strisciata delle stelle in cielo; il cosiddetto startrail.

Per il lato tecnico, qui ci sono regole leggermente diverse: gli ISO dovrò comunque tenerli ad un valore medio/alto, come abbiamo visto per lo stacking; il diaframma posso tenerlo alla massima apertura perché, dal momento che le mie stelle saranno già allungate per via dello scatto lungo, non mi interessa correggere le aberrazioni ottiche ai bordi, perché sarò proprio io ad andare poi ad allungare volontariamente le stelle; infine i tempi, dobbiamo trovare una giusta via di mezzo tra la lunghezza dello scatto e la pausa fra uno scatto e l'altro, in modo tale che la pausa sia abbastanza poca da renderci poi la strisciata uniforme. La tecnica principale per questo tipo di foto è quella del rapporto “1 a 1” cioè un minuto di scatto e un secondo di pausa.

In entrambi i casi è sempre bello contestualizzare il cielo che abbiamo fotografato, quindi, finita la sessione di foto al cielo, possiamo concentrarci solamente sul primo piano: abbassando gli ISO, chiudendo il diaframma, aumentando i tempi e facendo uno scatto correttamente esposto solo per il terreno. In fase di post-produzione poi andrò a prendere il cielo elaborato della sessione degli scatti dedicati al cielo e lo andrò a mettere sopra il primo piano, fatto dallo scatto dedicato ad esso.

Queste sono le nozioni fondamentali per fotografare il cielo, ma per approfondire meglio il tutto, vi rimando al canale youtube "LD ASTRO" con video dedicati a come muovere i primi passi nella fotografia notturna.

Invece, se volete imparare a fotografare un paesaggio fantastico, da mettere poi sotto il vostro cielo, il mio amico, Erik Colombo, è il fotografo perfetto per insegnarvi a farlo!